“LOLLINO FOR FUTURE”: VOTATA A PALUS SAN MARCO LA CARTA PER UNA SCUOLA SOSTENIBILE
Il Liceo Lollino Classico e Scientifico si è trasferito per tre giorni, dal 3 al 5 febbraio 2020, nella Villa Gregoriana di San Marco d’Auronzo, dove studenti e insegnanti hanno elaborato e votato, in assemblea plenaria, un documento che prende atto dell’emergenza climatica e traccia gli impegni concreti per una scuola sostenibile.
Le giornate hanno consentito ai ragazzi una totale immersione nella natura, tra camminate e discese in slitta, per assaporare e prendere consapevolezza del patrimonio naturale, paesaggistico e storico del territorio, da Monte Piana alla foresta di Somadida. Alla sera gli interventi del dottore forestale Michele Cassol, che ha descritto la situazione di crisi climatica che vive il pianeta, i modelli che ne consentono la lettura, le questioni etiche e politiche correlate, le ripercussioni a livello locale, le buone pratiche per contribuire a mitigarne gli effetti.
I lavori di gruppo hanno quindi dato l’opportunità agli studenti di elaborare alcune proposte concrete, confluite nella carta “Lollino for future”, discussa e votata articolo per articolo tra mozioni, proposte di riformulazione, in un vero e coinvolgente esercizio di democrazia partecipativa. La riportiamo per intero.
LOLLINO FOR FUTURE
Gli studenti e gli insegnanti del liceo classico scientifico «Alvise Lollino», riuniti dal 3 al 5 febbraio 2020 nella Villa Gregoriana di San Marco d’Auronzo per una due giorni dedicata allo sviluppo sostenibile e ai temi ambientali, sottoscrivono la “Dichiarazione d’emergenza climatica” (alla luce del rapporto 2018 dell’IPCC ONU) e si impegnano a
- Sviluppare percorsi didattici orientati alla conoscenza della biodiversità a livello globale e locale.
- Realizzare percorsi didattici sul tema delle macropolitiche ambientali.
- Interpellare direttamente i candidati alle elezioni (comunali, regionali eccetera) per sottoporre loro dei quesiti sul tema ambientale e pubblicare le risposte sul sito della scuola, al fine di contribuire a un voto consapevole da parte degli alunni maggiorenni.
- Accompagnare gli studenti ad avvicinarsi alle tematiche politiche (in particolare sui temi ambientali) per prepararsi a esercitare l’elettorato attivo e passivo.
- Sensibilizzare gli studenti e la popolazione sulle migrazioni causate dai cambiamenti climatici anche attraverso le testimonianze dirette dei richiedenti asilo presenti in provincia di Belluno.
- Rendersi disponibili in caso di eventi atmosferici eccezionali, per collaborare alle opere di pulizia del territorio.
- Informarsi da fonti scientifiche su quali prodotti a largo consumo siano effettivamente ecologici.
- Impegnarsi a trattare bene i propri libri scolastici al fine di cederli agli alunni delle classi inferiori.
- Arrivare alla drastica riduzione delle confezioni monouso in plastica e delle bottigliette, anche con l’ipotesi di eliminare il distributore di merendine.
- Collocare all’interno della scuola una spina di acqua cui attingere con borracce e bicchieri, propri o forniti dalla scuola; organizzare a turno le merende con prodotti da forno.
- Spegnere le luci delle aule durante la ricreazione e al termine delle lezioni.
- Chiudere i balconi delle aule al termine delle lezioni o dopo lo studio assistito.
- Portare la temperatura dell’acqua dei rubinetti a 37°.
- Impegnarsi, se e quando possibile, a venire a scuola in bicicletta o a piedi durante la primavera e l’autunno.
- Prestare attenzione all’impatto ambientale dei prodotti che riportano il logo della scuola.
- Collocare in posizione visibile e utilizzare, oltre ai bidoni per la raccolta di pile, plastica e carta, anche quelli per l’umido e il secco non riciclabile.
- Promuovere il consumo critico anche con l’educazione a un costante controllo degli indicatori presenti sulle etichette.
- Istituire una commissione interclasse per monitorare l’attuazione della carta d’intenti.
Studenti e insegnanti si impegnano inoltre:
– a realizzare tutto questo alla luce dell’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco e della prospettiva dell’ecologia integrale, che ascolta «tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri»;
– a valorizzare i percorsi di studi classico e scientifico per sviluppare un approccio olistico e non parziale alle tematiche ambientali, con l’esplicito rifiuto del paradigma tecnocratico.
Palus San Marco, 5 febbraio 2020